Corticosteroid treatment for sepsis: a critical appraisal and meta-analysis of the literature.

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Categoria Systematic review
GiornaleCritical care medicine
Year 1995
OBIETTIVO: Per determinare l'effetto della terapia con corticosteroidi sulla morbilità e mortalità nei pazienti con sepsi. FONTI DI DATI: Abbiamo cercato per ricerche pubblicate e inedite utilizzando MEDLINE, EMBASE, e il Science Citation Index, la ricerca manuale di Index Medicus, revisione citazione dei pertinenti articoli primarie e revisione, i file personali e di contatto con gli investigatori primari. STUDIO SELEZIONE: da un pool di 124 articoli potenzialmente rilevanti, duplicare revisione indipendente individuato nove rilevanti, randomizzati e controllati sulla terapia con corticosteroidi in sepsi e shock settico tra gli adulti in condizioni critiche. ESTRAZIONE DATI: In duplice copia, in modo indipendente, si astrae dati chiave sulla popolazione, la qualità dell'intervento, i risultati, e metodologici degli studi randomizzati e controllati. DATI DI SINTESI: I corticosteroidi sembrano aumentare la mortalità in pazienti con infezione da schiacciante (rischio relativo 1,13, intervallo di confidenza 95% 0,99-1,29), e non hanno alcun effetto benefico nel sottogruppo di pazienti con shock settico (rischio relativo 1,07, intervallo di confidenza al 95% 0,91 a 1,26). Gli studi con i punteggi più alti qualità metodologica suggeriscono anche una tendenza verso un aumento della mortalità generale (rischio relativo 1,10, intervallo di confidenza 95% 0,94-1,29). Un trend simile è stato osservato per i pazienti con shock settico (rischio relativo 1,12, intervallo di confidenza 95% 0,95-1,32). Nessuna differenza nei tassi di infezione secondaria è stata dimostrata in pazienti trattati con corticosteroidi con sepsi o shock settico. Tuttavia, vi era una tendenza verso un aumento della mortalità da infezioni secondarie nei pazienti trattati con corticosteroidi (rischio relativo 1,70, intervallo di confidenza 95% 0,70-4,12). Il tasso di occorrenza di sanguinamento gastrointestinale è stato leggermente aumentato nel gruppo di trattamento (rischio relativo 1,17, intervallo di confidenza 95% 0,79-1,73). CONCLUSIONI: L'evidenza attuale non fornisce alcun supporto per l'uso di corticosteroidi nei pazienti con sepsi o shock settico, e suggerisce che il loro uso può essere dannoso. Questi studi sottolineano la necessità di futuri studi metodologicamente rigorosi sperimentano nuove terapie immuno-modulanti in ben definite pazienti gravemente malati con infezione schiacciante.
Epistemonikos ID: 488ea76b020b69c12d047fd72f6691b2f2d2b5c9
First added on: Feb 05, 2012
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