New competition in the realm of renin-angiotensin axis inhibition; the angiotensin II receptor antagonists in congestive heart failure.

Machine translation Machine translation
Autori
Categoria Systematic review
GiornaleThe Annals of pharmacotherapy
Year 2001
OBIETTIVO: Per rivedere criticamente gli studi che confrontano angiotensina II (Agii) antagonisti del recettore con (ACE inibitori)-inibitori placebo o in pazienti con insufficienza cardiaca congestizia (CHF). Fonti dei dati: una ricerca MEDLINE (dal 1988 al gennaio 2000) è stato utilizzato per identificare la letteratura pertinente. Riferimenti supplementari sono stati anche recuperati da articoli selezionati. SELEZIONE DI STUDIO: Come molti studi CHF pubblicati sono stati eseguiti con candesartan e losartan, questi agenti sono l'obiettivo principale di questo articolo. Tuttavia, tutti gli studi clinici comparativi identificati sono stati esaminati e inclusi, indipendentemente dell'agente uso. SINTESI DEI DATI: antagonisti del recettore Agii inibiscono gli effetti di Agii al suo sottotipo 1 del recettore, indipendentemente schema di sintesi di Agii. Essi presentano un profilo emodinamico simile a quello di ACE inibitori, senza riflessi attivazione neurohormonal. Essi hanno dimostrato di essere efficace almeno quanto ACE inibitori nel migliorare i sintomi, la capacità di esercizio, e la classe funzionale NYHA nei pazienti con CHF. Anche se il ELITE (Valutazione del Losartan negli anziani) studio ha suggerito che un miglioramento della sopravvivenza losartan rispetto al captopril, questo studio non è stato progettato per guardare la mortalità. ELITE-II, uno studio adeguatamente alimentato, non ha mostrato alcuna differenza tra i tassi di mortalità tra i pazienti trattati con captopril e quelli trattati con losartan. La combinazione di antagonisti dei recettori Agii e ACE inibitori fornisce ulteriori benefici sulla riduzione della pressione arteriosa e la prevenzione di rimodellamento ventricolare. Antagonisti del recettore Agii sono ben tollerati, con una incidenza di effetti avversi simili o inferiori di quella di ACE-inibitori. La loro mancanza di effetto sulla degradazione della bradichinina potrebbe spiegare il loro minore incidenza di tosse. Conclusioni: I dati cumulati finora nei pazienti con CHF evidenziano che gli ACE-inibitori devono rimanere il trattamento di scelta e che gli antagonisti del recettore Agii possono essere considerati come un'alternativa accettabile per i pazienti intolleranti agli ACE-inibitori.
Epistemonikos ID: 1075f824dd0f3300ecc77c9dde32d482b4e06287
First added on: Oct 09, 2014
Warning
This is a machine translation from an article in Epistemonikos.

Machine translations cannot be considered reliable in order to make health decisions.

See an official translation in the following languages: English

If you prefer to see the machine translation we assume you accept our terms of use